I conti lodrone

Il colonnello Giovanni Battista di Lodrone, originario del Tirolo, nato intorno al 1485 da nobile famiglia, avviato giovanissimo alla carriera delle armi, fu comandante di parecchie compagnie di Alemanni. Nel 1522 accorse in difesa di Alessandria attaccata dai Francesi e, forte del suo esercito formato da 2000 Lanzichenecchi e altrettanti soldati Italiani, partecipò a numerose altre imprese militari al servizio dell’imperatore Carlo V e poi di suo figlio Massimiliano II.
Prima di parlare dei Conti Ferrari, ci pare opportuno fermarci sul fatto di sangue avvenuto nella masseria “La Lodrona”.

L’illustre storico acquese dell’ottocento Guido Biorci, a proposito dell’accaduto, scrisse: “… un marchese Lodrone, signore di Orsara…. fu trucidato alla cassina Lodrona dai suoi stessi sudditi stanchi dei suoi eccessi; sorte che toccò pur anche ad altri prepotenti suoi pari.”
Il Biorci diede credito alla tradizione orale locale, che vuole il Conte ucciso a colpi di zappa dagli Orsaresi, stanchi delle sue inquità e sepolto sotto un mucchio di sassi. Altri scrissero che il Lodrone fu trucidato per le sue“oscenità e nefandezze” adombrando l’ipotesi di una rivolta popolare contro lo Ius primae noctis esercitato dal feudatario.

In effetti, dunque, un Giovanni Battista Lodrone morì di morte violenta alla Lodrona il 28 gennaio 1621, trafitto da 15 coltellate; gli esecutori del delitto sono ignoti. E’ certo però, che l’omicidio non fu opera dei contadini orsaresi, in quanto la discendenza legittima si era estinta nel 1597 e dal 1598 nuovi signori di Orsara erano i conti Ferrari.

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